Disturbi Alimentari

Disturbi Alimentari: cosa sono?

I Disturbi Alimentari sono patologie caratterizzati da abitudini alimentari alterate e da un eccessiva preoccupazione per il peso e la forma del corpo. Abbiamo spesso sentito parlare di anoressia, bulimia o di binge eating, ma dietro questi termini si nasconde una profonda sofferenza psicologica.

In questo articolo voglio spiegarti cosa significa soffrire di un disturbo alimentare, per poterlo vedere come un espressione di un dolore psicologico profondo che colpisce l’identità e l’autostima di chi ne soffre.

Disturbi Alimentari

Disturbi Alimentari: cause e sintomi

I Disturbi del Comportamento Alimentare (DCA) si sviluppano durante il periodo dell’adolescenza e colpiscono principalmente le ragazze.

L’adolescenza è una fase della vita caratterizzata da cambiamenti fisici e psicologici. Le ragazze iniziano  ad osservare cambiamenti significativi nel loro corpo e a definire la loro identità.

Queste è una fase di transizione ma per un ragazza vedere che il suo corpo non corrisponde alla sua immagine ideale, può causare molta sofferenza. Inoltre, nella società odierna, grazie al web e ai social network, le ragazze sono continuamente esposte a canoni di bellezza caratterizzatati da un eccessiva magrezza.

Il cibo diventa quindi un mezzo per controllare un disagio emotivo profondo che viene espresso con comportamenti alimentari problematici come:

  • restrizioni alimentari
  • digiuno
  • eccessiva attività fisica
  • abbuffate con o senza comportamenti compensativi (vomito indottto, uso di lassitivi)
  • preoccupazione eccessiva per il proprio peso corporeo

Disturbi dell’alimentazione: cosa sono.

I DCA cambiano la vita delle persone che ne soffrono. Tutto ruota attorno al cibo, che viene visto come un nemico da combattere.

Chi soffre di un disturbo alimentare ha pensieri costanti su cosa e quanto mangiare; le cose più banali come una cena con gli amici può generare forti stati d’ansia, con il risultato di un progressivo isolamento sociale.

Spesso chi soffre di DCA non è consapevole di aver un problema, perché il cibo diventa un modo per eliminare la sofferenza emotiva causa da un forte trauma psicologico, come ad esempio:

  • abuso sessuale e fisico
  • maltrattamenti fisici e psicologici
  • lutti e malattie
  • bullismo e cyberbullismo
  • abbandoni e separazioni

Il disturbo alimentare è la risposta della mente per elaborare quel trauma e proteggere la persona dal dolore, ad esempio dopo ripetuti episodi di bullismo e di continue prese in giro da parte del compagni.

Tipologie di Disturbi del Comportamento Alimentare

Il DSM-V (il Manuale Diagnostico dei Disturbi Mentali) descrive i disturbi alimentari come comportamenti persistenti finalizzati al controllo del peso e che danneggiano la salute fisica e il funzionamento psicologico. Nel DMS-V, sono classificate diverse tipologie di DCA, tra cui:

  • Anoressia Nervosa
  • Bulimia Nervosa
  • Disturbo di Alimentazione Incontrollata o Binge Eating Disorder (BED)
  • Disturbo di Alimentazione Non specificato
  • Comportamenti alimentari  problematici: ortoressia, pica, ruminazione, ecc.

Queste tipologie di Disturbi Alimentari hanno in comune l’alterazione della propria immagine corporea. L’immagine corporea è la percezione del proprio aspetto, ovvero l’idea che la nostra mente si è fatta del del corpo e delle sue forme.

L’immagine di chi soffre di Disturbi Alimentari è spesso distorta e sembra influenzare la vita più della propria immagine reale e, di conseguenza, ad attuare rigidi comportamenti alimentari.

Inoltre, in quasi tutti questi disturbi sono presenti:

  • stati di ansia o di depressione
  • una bassa autostima,
  • alterazione dei ritmi di fame e di sazietà,
  • una valutazione del Sè basata sul peso corporeo.

Conclusione: come risolvere il problema

I disturbi alimentari colpiscono con il tempo possono portare a gravi problemi di salute fisica e mentale.

Prima di parlare di cura è necessario capire la differenza tra  un problema nutrizionale da quello psicologico e farsi seguire da un team di psicologici, nutrizionisti e medici.

La terapia EMDR (basata sulla desensibilizzazione e rielaborazione del trauma) è molto efficace per risolvere le cause che hanno portato allo sviluppo di un disturbo alimentare.

Secondo il Modello dell’Elaborazione Adattiva dell’Informazione, descrive i disturbi alimentari come il risalutato di esperienze  traumatiche ripetute nel tempo. Il trauma viene immagazzinato  in modo non funzionale nella memoria.

La terapia EMDR consiste nel rielaborare il trauma attraverso collegamenti e associazioni adeguate allo scopo di integrare l’esperienza traumatica in uno schema emotivo e cognitivo positivo.

In altre parole, le ferite psicologiche diventano un esperienza che appartiene al passato che la persona può utilizzare come risorsa.

Molti utili sono anche gli approccio basati sulla mindfulness come ad esempio la mindful eating, indicata per chi soffre di bulimia o di binge eating, al fine di ristabilire  un rapporto sano e sereno con il cibo.

La pratica della mindful eating aiuta le persone a riconnettersi con i bisogni del proprio corpo, a riconoscere i segnali di fame e sazietà ed, infine, ad essere più consapevoli degli stati emotivi e dei pensieri legati al cibo e al proprio corpo.

 

 

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